10 notizie interessanti sulla lingua cinese

Hello Yuqo
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Studiare una lingua è studiare una cultura. Questo vale sia che stiate pensando di fare un viaggio all'estero, sia di espandere i vostri affari in mercati stranieri. Al cuore dell'idioma cinese si trova una ricca eredità che riflette il sapere di una cultura poderosa e innovativa.

Non soltanto la Cina rappresenta una delle culture più antiche del pianeta, è anche un Paese appassionante, innovativo e moderno, che dovreste visitare se non l’aveste mai fatto. Come esempio della sua economia solida ed attiva, basta prendere la grossissima celebrazione “Singles Day”, dedicata allo shopping. Una caratteristica particolarmente speciale di questo Paese è il suo idioma ufficiale, il cinese “standard”. Gli occidentali affermano spesso che secondo loro imparare questa lingua è arduo e complicato, ma bisognerebbe lasciarsi dietro tutti i pregiudizi e le critiche.
La verità è che il cinese sta diventando sempre più popolare; per le aziende che lavorano con il commercio elettronico, desiderose di inserirsi nei mercati esteri, avere una certa familiarità con l’area geografica e la clientela di riferimento è un primo passo essenziale. Date un’occhiata a queste 10 curiose ed interessanti notizie sulla lingua cinese che probabilmente non conoscevate!
 

IL CINESE NON POSSIEDE ALFABETO

Potrebbe sembrare una cosa pazzesca, ma il mandarino (che costituisce la base dell’idioma cinese standard) non possiede alfabeto. Il sistema di scrittura non somiglia per niente ad un alfabeto, dato che non adopera lettere. Impiega invece dei simboli, chiamati “caratteri”, che rappresentano il più antico sistema di scrittura in uso ancora oggi nel mondo. Esiste un sistema di romanizzazione di quest’idioma, noto come “pinyin”. Questo consente a coloro che non sono parlanti cinese madrelingua di imparare l’idioma basandosi su un sistema che per loro risulta più familiare. Cosa piuttosto interessante, esiste in cinese un sistema numerico dotato di numeri che con un poco di pratica sono abbastanza facili da leggere e ricordare.
 

IL CINESE HA UNA GRAMMATICA PIUTTOSTO SEMPLICE

Contrariamente all’opinione comune, la grammatica cinese non è così difficile, specialmente se la si compara con inglese e francese. Non occorrono specificazioni di genere, coniugazioni dei verbi o tempi verbali. Inoltre, l’uso del singolare o del plurale è lo stesso: non sono necessarie distinzioni; può essere più facile di così? Forse la gente trova che il cinese sia difficile da conoscere perché non contiene un alfabeto segmentale, ma soltanto caratteri indipendenti. E qui entra in scena il pinyin, che elimina il fardello di dover tentare di memorizzare decine di migliaia di caratteri.
 

IL CINESE VI AFFINA IL CERVELLO

Comprendere un idioma è per il vostro cervello una delle cose più ardue da compiere, specialmente quando si va avanti con gli anni. Può talvolta dare la sensazione di essere la forma suprema di esercizio mentale. Ed il cinese è una delle migliori opzioni per chi lo parla per modellare la forma del proprio cervello. Il cinese attiva entrambi gli emisferi cerebrali, destro e sinistro, per distinguere le parole che condividono la stessa intonazione. La ricerca afferma che coloro che parlano e scrivono in cinese sono in grado di migliorare le loro capacità cognitive, a differenza dei parlanti inglese che per compiere queste funzioni utilizzano solo l’emisfero sinistro del cervello.
 
Il cinese comprende migliaia di caratteri.
 

IL CINESE POSSIEDE ED USA OLTRE 20.000 CARATTERI DISTINTI

Il cinese comprende migliaia di caratteri. E questo numero non fa altro che aumentare, mano a mano che nell’epoca moderna vanno ad aggiungervisi nuovi simboli. Vanta un’ampia quantità di caratteri, per un totale che si aggira sui 50.000, ma i dizionari moderni riportano raramente più dei 20.000 attualmente in uso.
 

INTONAZIONI DIFFERENTI DANNO DIFFERENTI SIGNIFICATI ALLE PAROLE

Se tutte le lingue possiedono vocali e consonanti, alcune hanno anche delle intonazioni. Il cinese è una lingua tonale che usa quattro intonazioni, le quali sono parte essenziale della pronuncia corretta, ed hanno esattamente la stessa importanza di vocali e consonanti. Sono queste quattro tonalità che distinguono quattro parole, o frasi, completamente differenti. I toni vengono generalmente descritti come segue: il primo è alto e piatto, il secondo è crescente, il terzo è prima calante e poi crescente, ed il quarto tono è bruscamente calante. Per vederlo in modo più chiaro messo in parole, ecco il vocabolo cinese “ma”.
Ma 1: mā – mamma
Ma 2: má – canapa
Ma 3: mǎ – cavallo
Ma 4: mà – rimproverare
Ma 5: ma – piuttosto ingannevole, dato che questa parola cinese non possiede tono, ma viene usata come “tag question”, o indicatore di domanda (anche retorica).
 

IL SISTEMA DI SCRITTURA CINESE HA OLTRE 3000 ANNI

Il cinese è la lingua più antica fra tutte quelle parlate oggi, essendone state rinvenute le prime testimonianze sotto forma di pittogrammi datati a 3000 anni fa. Ciascuno comprendeva da 10 a 60 caratteri, e sono stati trovati incisi su “ossi oracolari” e gusci di tartaruga; in seguito differenziatisi per diventare caratteri cinesi, secondo un modo di sviluppo molto simile, ad esempio, a quello dei geroglifici egizi.
 

LA PAROLA “MANDARINO” DERIVA DAL SANSCRITO

Mandarino e sanscrito hanno una relazione semplice. Quando il buddismo venne introdotto in Cina, nel 67 d.C., il sanscrito apportò al cinese anche alcuni nuovi vocaboli. “Mandarino” si riferisce in origine ad un ufficiale cinese, e viene dal termine portoghese “mandarin”, che a sua volta deriva dal vocabolo sanscrito “mantrin”, col significato di “ministro”. Chi parla cinese designa spesso il cinese mandarino con la parola “guoyu”, che significa “idioma nazionale”.
 
Mandarino e sanscrito hanno una relazione semplice.
 

IL CARATTERE CINESE PIÙ COMPLICATO È COMPOSTO DI 57 TRATTI

Fra tutti i suoi svariati caratteri, ce n’è uno che si distingue dagli altri. La parola è “biang”, che è costituita da un totale di 57 tratti. Il vocabolo imita foneticamente il suono dei noodles che vengono sbattuti sul tavolo del cuoco, che si produce nella preparazione del famoso piatto “noodles biangbiang”!
 

IL CINESE È L’UNICA LINGUA PITTOGRAFICA

Esistono oggi alcuni sistemi di scrittura pittografici ancora in uso, ma non in situazioni correnti. Il cinese è, tuttavia, il solo idioma pittografico che contiene un certo numero di caratteri cinesi effettivamente disegnati a partire dall’osservazione della realtà. Questi vennero sviluppati usando immagini comuni, che si possono immaginare simili a quanto accade con il gioco “Pictionary”. Un esempio è quello del vocabolo cinese per montagna, “shan”, che si scrive così: 山. I tre tratti del carattere intendono esprimere una somiglianza con i tre picchi di una cresta montuosa.
 

UNA PERSONA SU SEI PARLA CINESE

Il mandarino è una delle lingue al mondo che si espande più rapidamente. Con circa 1,2 miliardi di parlanti madrelingua mandarino, il cinese si aggiudica all’incirca il 14,4% della popolazione mondiale, il che ne fa la lingua madre più diffusa. Caspita, questo equivale a più di spagnolo, inglese, francese e tedesco messi insieme!
 

IN CONCLUSIONE

Tutti parlano di come la Cina finirà per dominare il mondo. Che sia vero o no, espandere i vostri affari in mercati che parlano cinese può essere un vantaggio enorme. Ma questo implica più del semplice tradurre in mandarino i vostri contenuti in inglese. Una localizzazione professionale, eseguita da madrelingua cinesi, è essenziale per dare al vostro marchio le migliori chance di essere adottato in massa nei vostri nuovi territori.