Stephen Hawking, scrittore, fisico teorico, cosmologo (1942-2018)

Hello Yuqo
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Stephen Hawking, una delle menti più perspicaci della cosmologia moderna, ci ha lasciato, ma la sua eredità spirituale è estremamente preziosa. Il suo desiderio di informare ed educare chiunque fosse disposto ad ascoltare ispirerà le generazioni future.

Stephen Hawking è forse una delle menti più raffinate e perspicaci nel campo della cosmologia teorica moderna. La sua spiccata personalità e le sue ricerche complesse sono ormai note a tutti. In effetti, indipendentemente dal desiderio di ciascuno di comprendere il tempo, lo spazio, e la creazione dell’universo, Hawking è sempre stato determinato ad espandere i confini della conoscenza. Questo suo atteggiamento ha ispirato più di una generazione. Ancora più importante, egli continuerà ad ispirare le persone attraverso le sue tesi, liberamente accessibili e il suo libro best seller, “Breve Storia del Tempo”. Nonostante la sua morte, le sue grandi capacità come insegnante e scrittore lasceranno all’umanità un patrimonio spirituale eterno ed inestimabile.
 
Nonostante la sua morte, le sue grandi capacità come insegnante e scrittore lasceranno all'umanità un patrimonio spirituale eterno ed inestimabile.
 

IN RICORDO DI STEPHEN HAWKING

Molti ricorderanno Stephen Hawking per il suo atteggiamento positivo nei confronti della vita. Spesso durante i suoi discorsi inseriva delle battute argute e divertenti, anche in presenza di scienziati, fisici e teorici di ogni livello. Hawking è stato persino insignito della Medaglia Presidenziale della libertà dal presidente Barack Obama. Inoltre, è stato titolare della cattedra di matematica all’Università di Cambridge. Questa posizione, estremamente prestigiosa e difficile da conquistare, è stata ricoperta in passato da personaggi illustri come Isaac Newton e Paul Dirac, uno dei padri fondatori della fisica quantistica.
Hawking è diventato sinonimo della lotta per la conoscenza, nonostante le più drammatiche avversità. Allo scienziato venne diagnosticata una malattia del motoneurone, all’età di 21 anni. Secondo i medici gli restavano solo pochi anni di vita. Costretto a fronteggiare la prospettiva di una morte imminente, Hawking reagì con la sua proverbiale determinazione. Frequentò la Cambridge University per conseguire il dottorato di ricerca. Il suo obiettivo era semplice: “raggiungere una completa conoscenza dell’universo, di come è fatto e del perché esiste”. Di certo una questione piuttosto complessa. Molti di noi probabilmente avrebbero scelto un obiettivo più facile, e legittimamente, considerando il breve intervallo di vita che Hawking aveva a disposizione.
 

BREVE STORIA DEL TEMPO

Potrete ricordare Stephen Hawking per le sue esilaranti apparizioni televisive (ha persino partecipato ad un episodio di “The Big Bang Theory”), i suoi discorsi profondi, o i vari film ispirati alla sua vita. Ma, per la maggior parte del pubblico, il libro “Breve Storia del Tempo” resterà per sempre una delle sue opere più rappresentative. Egli era deciso a divulgare alcune nozioni sui meccanismi dell’universo, ma permettendo al lettore di comprendere le complicate teorie cosmologiche, anche senza un adeguato bagaglio culturale. Hawking è riuscito non soltanto a studiare e sintetizzare queste teorie, ma anche a trasmettere queste informazioni ad un pubblico inesperto. I 10 milioni di persone che hanno acquistato una copia del suo libro hanno già intrapreso il cammino della conoscenza.
Hawking ha affrontato uno dei temi più controversi, cercando di abbattere la stigmatizzazione nei confronti dell’origine dell’universo, e suscitando ciò che egli stesso descriveva come “sete di conoscenza”. Sosteneva apertamente che fosse importante per l’umanità osservare le stelle e investire nei viaggi spaziali. Nei vari capitoli del libro, l’astrofisico parla di buchi neri, spazio e linee temporali. Ogni argomento viene esposto sotto un’ottica progressista e innovativa, logica, ma di facile comprensione. Sarebbe stato fin troppo facile intraprendere questa ricerca rivolgendosi unicamente ad altri scienziati, ignorando chi non conosce le teorie cosmologiche e classificandola come persona che non vale la pena informare. È proprio questo particolare atteggiamento a contraddistinguere Hawkings da tutti gli altri. Egli desiderava costantemente espandere non soltanto la sua conoscenza, ma anche quella dell’intera umanità.
 
Egli desiderava costantemente espandere non soltanto la sua conoscenza, ma anche quella dell'intera umanità.
 

COSA RAPPRESENTA QUESTA TEORIA?

L’origine dell’universo. Basta leggere questa frase e la nostra mente inizia a viaggiare. Forse alcuni di noi avvertono anche un leggero mal di testa. Queste parole sono molto difficili da elaborare ed assimilare. Inoltre, è complicato trovare un punto fermo da cui iniziare, per indagare sulla nascita del nostro universo e su quella di milioni di altri universi esistenti. Hawking era molto determinato. Utilizzava le teorie elaborate in passato per confermare o smentire le sue ipotesi. Forse rimarrete sorpresi nel sapere che in realtà Stephen Hawking si è sbagliato in varie occasioni. Si narra che talvolta scommettesse con i suoi colleghi scienziati riguardo alcune teorie scientifiche chiave, e che spesso perdesse.
Ampliare il proprio sapere è lodevole, che si tratti della concezione dell’universo o di una cosa più semplice, come una ricetta culinaria. Ma ammettere i propri errori, ed utilizzare un risultato differente per rettificare il proprio modo di pensare è una virtù unica, un gesto di umiltà che risulterebbe difficile per molti di noi. Se non riuscite ad apprendere nulla dal lavoro svolto da Stephen Hawking, potete comunque abbracciare e tramandare la sua passione, la sua determinazione e la sete di conoscenza. Hawking voleva proprio che ogni essere umano fosse mosso da un’ardente brama di sapere.