Gli emoji non sono più un qualcosa che soltanto gli adolescenti utilizzano. L’analisi del 2016 sugli emoji mostra che il 92% dei consumatori online ha fatto uso degli emoji nelle proprie comunicazioni. Oltre a ciò, nel 2014 Socialbakers ha analizzato l’uso degli emoji da parte delle pagine di 500 marche prominenti su Facebook e Twitter, ed ha ripetuto la stessa analisi nel 2015 per vedere se il loro impiego fosse aumentato nel corso dell’anno precedente. I risultati furono sbalorditivi: all’ultimo quarto del 2014, il 28% delle principali pagine di marchi su Facebook aveva utilizzato emoji nelle proprie pubblicazioni. Nello stesso periodo del 2015, la cifra aveva fatto un balzo al 40%
Questa infografica mostra chiaramente che gli emoji sono destinati a durare. Le statistiche sono peraltro un pochino datate: a marzo del 2019, esistono in totale 3019 emoji nello Standard Unicode.
Cosa significa questo per i marchi?
USARE GLI EMOTICON PER POTENZIARE LA SEO
1. POTETE USARE GLI EMOJI PER INCREMENTARE LA CTR
La “percentuale di click” (“Click-through rate” o CTR) è essenziale e potete utilizzare gli emoji per incrementarla. Aggiungere emoji nei vostri “snippet” (piccole anteprime di testo) e nei vostri annunci potrebbe aiutare il vostro sito web a risaltare di più nel mare dei risultati delle ricerche, attirando quindi un maggior numero di utenti ed allo stesso modo incrementando la CTR.
Ecco quale potrebbe esserne l’aspetto:
Nel 2018, l’analista dati di Wordstream Mark Irvine ha condotto alcuni test per dimostrare questo fatto. I risultati mostravano che un annuncio con emoji veniva inoltrato ad un utente circa il 10% in più rispetto ad uno senza emoji, e riceveva 4 click di contro all’altro che ne riceveva zero.
2. POTETE TRARRE VANTAGGIO DAL VOLUME DI RICERCHE
È dura per le aziende locali e le startup conquistare fin dall’inizio posizioni elevate nelle ricerche. La competizione è solitamente immensa, specialmente se il vostro pubblico di riferimento utilizza parole chiave basate su testo per ricercare i prodotti o servizi che proponete, che si tratti di consegna pizze, fiori, ecc.
Tuttavia, se aggiungete emoji ai vostri meta-titoli e descrizioni, verrete visualizzati da coloro che eseguono ricerche basate su emoji, come quella qui sotto:
In questo caso si verificherà un calo istantaneo nel volume delle ricerche, dato che ci sono meno aziende che impiegano emoji nei propri meta data. Ciò significa che se dovrete comunque continuare a competere con altre aziende, avrete delle migliori chance di atterrare sulla prima pagina dei risultati delle ricerche.
Oltretutto, questo calo nel volume delle ricerche non significa che nessuno vi troverà, ma soltanto che in generale meno persone incontreranno la vostra azienda. Per vostra fortuna, non avete bisogno dell’insieme di internet, ma solo di una sua frazione. E il traffico resta comunque abbastanza dignitoso! Questo funziona anche con la ricerca per immagini.
3. GLI EMOJI POSSONO AGEVOLARE LA SEO LOCALE
Proprio come per la SEO “ordinaria”, gli emoji possono fare meraviglie per la vostra promozione in caso gestiate un caffè, bar, o negozio locale, che possono essere individuati con le ricerche “a prossimità”. Come potete favorire una miglior SEO locale? Con l’aiuto di ricerche a base di emoji, di cui abbiamo parlato prima.
Date un’occhiata ai risultati della ricerca basata su emoji con la frase “*emoji pizza* consegne vicino a me”:
Se scorriamo verso il fondo della pagina, troveremo un risultato di un’impresa che integra l’emoji pizza nel suo meta titolo.
Inoltre, quando inseriamo un emoji pizza nella barra di ricerca, troviamo i seguenti suggerimenti:
Se pure Pizza Hut non è un marchio locale, viene comunque visualizzato nelle ricerche suggerite da Google, e questo è un ottimo esempio dell’integrazione di emoji in una data identità di marchio. Perciò, se il nome del vostro marchio contiene una parola chiave emoji, prendete in considerazione di profittarne anche per scopi promozionali.
Naturalmente, non tutti gli emoji saranno ugualmente efficaci. È importante scegliere quelli di grande impatto che potrebbero essere cercati. Dall’emoji della pizza, all’emoji del vestito fino all’emoji del fuoco, tutto può essere utilizzato per individuare o persino identificare il tuo marchio. Questo può indirizzare più traffico verso una posizione fisica e aumentare la tua SEO locale.
4. GLI EMOJI POSSONO ATTIRARE FASCE DEMOGRAFICHE PIÙ GIOVANI
Non tutte le imprese possono giovarsi dell’impiego di emoji: è probabilmente il caso di quelle più “serie”, come ospizi e case di cura o di quelle più tristi (come le onoranze funebri). Se però credete che la vostra impresa dovrebbe attirare fasce demografiche più giovani, gli emoji potrebbero aiutarvi proprio in questo scopo.
Molti “millennial” preferiscono gli emoji alle parole ed esiste perciò un’enorme probabilità che le loro ricerche siano basate su emoji. E comunque, anche in caso che non sia così, potrebbero comunque interessarsi al vostro marchio vedendo che impiegate emoji nel vostro meta titolo, sul vostro sito web o nei vostri canali sui social media.
5. POTETE USARE GLI EMOJI PER COSTRUIRE LA FIDUCIA DEL PUBBLICO
C’è una ragione per cui alla gente piacciono tanto gli emoji: spesso aiutano a veicolare le emozioni meglio di quanto facciano le parole. Senza di essi, sarebbe difficile capire se una persona è seria o sta facendo del sarcasmo, è in collera o stanca, e così via.
Pertanto, usare emoji aiuta il vostro marchio ad apparire più umano ed emotivo. Consente anche al marchio di sollecitare la memorabilità e mostra al suo pubblico che “parla il suo stesso linguaggio”.
Sebbene gli emoji non siano in sé sufficienti a costruire una solida strategia di SEO, potrebbero però costituire un’eccellente integrazione ad una già esistente. Naturalmente, dovreste farlo in maniera assennata, tracciare i risultati e fare in modo di non esagerare. Se vi attenete a questi principi, potrete potenziare la vostra SEO generale e locale, per cercare di apparire più degni di fiducia ed aggiornati agli occhi del vostro pubblico.