Come fare un audit SEO

Luke Sholl
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Vuoi aumentare il posizionamento del tuo sito web? Inizia con un audit SEO completo. Scopri come valutare le prestazioni del tuo sito web, migliorare l'esperienza utente e risolvere problemi critici per migliorare la visibilità sui motori di ricerca. Pronto ad ottimizzare il tuo sito web? Continua a leggere per saperne di più!

L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è uno degli aspetti più importanti del marketing digitale e si riferisce a tutte quelle strategie volte a massimizzare la “reperibilità” di un sito. Il modo migliore per ottimizzare la SEO ed il posizionamento del tuo sito web è eseguire un audit SEO. Tratteremo alcune delle basi per iniziare nel modo corretto, mettendo in evidenza alcuni elementi da considerare e fornendo tutti i passaggi dettagliati coinvolti nel processo. Prima però analizziamo la vera natura di un audit SEO e cosa devi fare per procedere nella giusta direzione.

Cosa significa “audit SEO”?

I complessi algoritmi dei motori di ricerca (come Google, Yahoo e Bing) analizzano molti fattori per determinare il posizionamento SEO. Un posizionamento migliore farà apparire il tuo sito web più in alto nei risultati di ricerca per le query rilevanti. Ma quali fattori prendono in considerazione questi algoritmi? Un’ampia gamma di elementi: dai contenuti del sito ai backlink, fino al livello di coinvolgimento degli utenti (sotto diverse forme). Esaminano anche gli elementi tecnici come i metadati e la struttura del sito.

Se vuoi capire meglio l’efficacia di questi elementi e migliorare le prestazioni del tuo motore di ricerca, allora devi eseguire un audit SEO. Un audit SEO analizza quanto efficacemente il tuo sito web risponde ai criteri dei motori di ricerca ed individua eventuali criticità. Con queste informazioni, il tuo sito web avrà maggiori possibilità di ottenere un buon posizionamento.

 


Yuqo quotesLa SEO è essenziale per migliorare la visibilità di un sito web ed un audit SEO è il primo passo per migliorare il posizionamento. Un audit valuta il contenuto, i link, l’interazione, i metadati e la struttura del tuo sito web, aiutandoti ad identificare ed affrontare le aree che potrebbero influenzare le prestazioni del motore di ricerca.


 

Preparazione per un audit SEO

Il primo passo per prepararsi ad un audit SEO è acquisire familiarità con la terminologia. Sarà inoltre necessario avere accesso al backend del tuo sito web, il che implica conoscere il CMS (Content Management System) utilizzato ed il fornitore di hosting del sito. Di solito, il webmaster ha tutte le informazioni inerenti al pannello di amministrazione del sito.

Collaborerai a stretto contatto con questa persona durante l’intero processo. Se la gestione del tuo sito web è stata affidata ad un’azienda esterna, dovrai contattarla per alcune informazioni rilevanti. Potrebbe anche eseguire l’aggiornamento SEO finale dopo aver completato l’analisi.

Infine, avrai bisogno sia di tempo che di denaro per eseguire un audit in modo appropriato. Esistono alcuni strumenti di audit SEO gratuiti, tra cui Google Analytics e Search Console. Tuttavia, esistono molti altri strumenti di terze parti a pagamento, che tratteremo più in dettaglio a breve.

A good SEO review and upgrade takes time.

Quanto costa un audit SEO?

Le dimensioni del tuo sito web influenzano significativamente il costo di un audit. Un sito con una home page e solo poche pagine di prodotti richiederà meno tempo e risorse per l’ottimizzazione. Tuttavia, un sito più completo potrebbe costare migliaia di euro. Per un audit di base puoi aspettarti come minimo di pagare circa 500 €.

Le aziende SEO più esperte richiederanno compensi più alti, ma la loro competenza potrebbe rivelarsi inestimabile. Quindi, sarà importante ottenere diversi preventivi mentre controlli recensioni e testimonianze di clienti precedenti.

Infine, c’è la portata degli strumenti che utilizzi per l’audit del tuo sito. Anche in questo caso, se il tuo sito non è così complesso, esistono strumenti semplici e gratuiti che possono essere sufficienti per identificare i potenziali problemi.

Quanto dura un audit SEO?

Sebbene i vari strumenti disponibili potrebbero impiegare solo pochi giorni per identificare problemi superficiali, un’analisi più approfondita (e le azioni correttive che la accompagnano) richiede più tempo. L’ottimizzazione dei motori di ricerca ha molte sfumature ed una società seria che si occupa di audit utilizzerà tutti i dati per creare un piano d’azione. Puoi aspettarti di attendere almeno un mese per un audit completo e dettagliato. Tuttavia, questo dipende anche in larga misura dalla complessità del tuo sito web. Più è intricato il design del tuo sito web e più tempo ci vorrà per completare un audit.

Di quali strumenti hai bisogno?

La buona notizia è che per completare un audit SEO puoi utilizzare vari strumenti gratuiti. Il più famoso è Google Analytics, che fornisce un’analisi approfondita delle prestazioni del sito web. Tuttavia, se non hai alcuna esperienza alle spalle, difficilmente saprai cosa stai cercando e quali azioni correttive saranno più efficaci. Ed ecco dove entrano in gioco gli strumenti a pagamento.

In genere, questi strumenti offrono un’analisi più approfondita, fornendo una panoramica dettagliata dei problemi e delle opportunità di miglioramento. Ognuno ha i propri vantaggi e svantaggi, quindi è fondamentale valutare il costo e la complessità dello strumento in relazione alle tue specifiche esigenze.

Esempi di popolari strumenti SEO a pagamento includono:

  • Moz Site Crawl
  • Semrush On Page SEO Checker
  • Ahrefs Site Audit
  • Screaming Frog SEO Spider

 


Yuqo quotesPer prepararti ad un audit SEO, assicurati di avere accesso al backend, tempo da dedicarvi e risorse adeguate. Per una valutazione completa, puoi utilizzare strumenti come Google Analytics o considerare opzioni a pagamento come Semrush e Ahrefs. I costi dell’audit dipendono dalle dimensioni del sito web (in genere a partire da 500 €) e richiedono almeno un mese per essere completati.


 

Come si esegue un audit SEO?

Eseguire un audit SEO può tradursi in un aumento del traffico di ricerca organico, tassi di rimbalzo ridotti e metriche aziendali migliorate. È fondamentale dedicare il giusto tempo per approfondire ogni aspetto, poiché ci sono molti elementi da considerare. Nei seguenti paragrafi abbiamo delineato le azioni principali da intraprendere e cosa bisogna cercare in ogni fase.

1. Installa gli strumenti di cui hai bisogno

Dopo aver esaminato i vari strumenti di audit SEO disponibili, dovrai registrarti e prendere confidenza con l’interfaccia. Potrebbe risultare utile parlare direttamente con il fornitore o cercare su YouTube video tutorial in modo da sapere come funziona lo strumento. Non ha senso investire in uno strumento SEO a pagamento se non lo si utilizza appieno.

Semrush, ad esempio, ha un blog dettagliato passo dopo passo che funziona insieme al suo On Page SEO Checker per assicurarti di non perdere nessuna area chiave. Dopo aver eseguito una scansione del sito, verranno evidenziati errori, avvisi e notifiche da correggere. Ognuno sarà accompagnato da una spiegazione dettagliata, non solo del problema ma anche di come risolverlo.

2. Mappa il tuo traffico organico

Il traffico di ricerca organico è la linfa vitale di un sito web di successo; si riferisce a qualsiasi visita che proviene in modo naturale, senza l’utilizzo di pubblicità a pagamento. Tutti gli strumenti menzionati sopra offrono una funzione che ti permette di monitorare il traffico organico del tuo sito, con la possibilità di filtrare i dati in base a diverse scale temporali. Dovrai prestare attenzione ad eventuali picchi e cali significativi, poiché i cali sono spesso indicativi di errori o problemi che necessitano di essere risolti.

Vale anche la pena rivedere la data di rilascio degli aggiornamenti dell’algoritmo di Google, poiché questi possono ridurre temporaneamente il traffico organico. Nei peggiori scenari, un calo improvviso del traffico di ricerca organico potrebbe essere dovuto ad un’azione manuale di Google sul tuo sito. Puoi controllare lo stato di eventuali azioni manuali (e scoprire come porvi rimedio) nella tua Google Search Console.

Page hierarchy matters.

3. Analizza le metriche dell’esperienza utente

Un’altra parte cruciale delle considerazioni per il posizionamento di Google sono le metriche dell’esperienza utente (UX), come velocità della pagina, frequenza di rimbalzo, classifiche delle parole chiave (ne parleremo più avanti), pagine indicizzate e tempo trascorso sul sito. Lo strumento SEO che hai eseguito dal primo passaggio fornirà molti dettagli su quali metriche devono essere migliorate.

Il tuo approccio correttivo varierà a seconda del problema, ma se la tua home page ha una frequenza di rimbalzo elevata, esamina la struttura e il layout della pagina. Inoltre, chiediti: i visitatori riescono a navigare facilmente nella pagina? Il testo o le immagini sono chiari e ben presentati? Si caricano rapidamente? In caso contrario, ci sono strumenti di test della velocità del sito web che puoi eseguire per identificare quali parti della tua pagina web stanno causando rallentamenti.

4. Valuta la reattività mobile

Un naturale follow-up delle metriche dell’esperienza utente è quanto bene il tuo sito web funzioni sui dispositivi mobili. È fondamentale che il tuo sito web fornisca un’esperienza fluida sui dispositivi mobili come sui computer. Google utilizza l’indicizzazione mobile-first, il che significa che se il tuo sito non è ottimizzato per i dispositivi mobili, rischia di avere un posizionamento scadente nei risultati di ricerca.

Molti strumenti per la creazione di siti web consentono di passare dalla modalità desktop a quella mobile, in modo da poter controllare la funzionalità di immagini, pulsanti e link. Assicurati sempre di controllare le prestazioni su dispositivi mobili ogni volta che apporti modifiche ad una pagina web, anche se minime.

5. Controlla la certificazione SSL

Il successivo passaggio è controllare la certificazione SSL, che è parte integrante delle transazioni sicure. La certificazione SSL viene solitamente fornita quando si acquista un dominio web. Verifica l’identità di un sito web e crittografa i trasferimenti di dati tra il sito web e i suoi utenti.

Se hai intenzione di conservare i dettagli di eventuali visitatori o vendere prodotti online, un certificato SSL è un requisito non negoziabile. Infatti, quando visiti una pagina web senza un certificato SSL, i browser come Google Chrome visualizzeranno un avviso “non sicuro” nella barra degli indirizzi.

6. Identifica le recensioni negative

Le recensioni negative compaiono nei risultati dei motori di ricerca. Quindi, dovrai rispondere a tali commenti o rimuoverli se ritieni che possano compromettere la tua attività. Non capita spesso, ma potresti trovare recensioni negative lasciate dalla concorrenza.

Dovrai tenere gli occhi aperti, ma se ti concentri sul servizio clienti, non dovresti avere problemi con le recensioni negative. La maggior parte dei clienti ti contatterà per possibili problemi prima di lasciare una recensione, quindi assicurati di essere tempestivo con qualsiasi azione correttiva.

7. Controlla le informazioni sulla tua attività

Dovrai anche mantenere aggiornate le informazioni sul tuo sito. Orari di apertura, posizione e informazioni di contatto sono tutti importanti. Questi fattori aiutano anche in modo significativo con la SEO locale, poiché più informazioni sulla tua attività, più è probabile che Google consigli i tuoi servizi. Inoltre, in alcune giurisdizioni, queste informazioni sono richieste per legge, quindi è fondamentale controllare le normative locali ed aggiungere eventuali dettagli mancanti.

8. Analizza i tuoi link ai social

Inoltre, assicurati che tutti i tuoi account social media siano collegati ad uno strumento di analisi centrale. Google My Business è un’opzione, ma ce ne sono altre. Questi strumenti ti consentono di determinare l’interazione del pubblico con i tuoi contenuti, il che è fondamentale per creare una strategia di parole chiave. Allineare l’intento del pubblico con le parole chiave appropriate può contribuire a posizionare le pagine web più in alto nei risultati di ricerca.

9. Controlla la mappa del tuo sito web

La gerarchia delle pagine è importante, poiché le pagine che non possono essere indicizzate dai motori di ricerca o trovate dai tuoi clienti sono essenzialmente invisibili. Inoltre, dovrai assicurarti che il sito web abbia un flusso logico. Prima di aggiungere pagine o categorie di prodotti, controlla la gerarchia del tuo sito per assicurarti che i visitatori possano facilmente cliccare sulle pagine pertinenti. Inoltre, l’inserimento di una mappa del sito XML facilita l’indicizzazione dell’intero sito da parte dei motori di ricerca.

10. Risolvi i problemi di indicizzazione

Se Google non riesce a indicizzare il tuo sito web, non potrà valutarne l’efficacia. Pertanto, risolvere i problemi di indicizzazione dovrebbe essere una priorità assoluta. Gli strumenti che abbiamo menzionato prima evidenzieranno i problemi di indicizzazione come errori critici, quindi prendi di mira prima questi. Potresti correggere e migliorare ogni aspetto della SEO on-page, ma il tuo lavoro sarà inutile senza indicizzazione.

11. Correggi i link interrotti

È fondamentale controllare i link interni. Link interrotti o mancanti possono compromettere l’esperienza degli utenti e influenzare negativamente la tua SEO. Assicurati che il tuo “testo di ancoraggio” (ovvero il testo a cui alleghi un link) utilizzi parole chiave e correggi tutti i link interrotti con i reindirizzamenti appropriati. Se lo farai correttamente, i motori di ricerca capiranno che questa è una pagina reindirizzata. Un reindirizzamento “301” è un codice di collegamento di reindirizzamento permanente, ampiamente riconosciuto e considerato legittimo.

12. Controlla i tuoi backlink

Il controllo dei backlink è comunemente definito SEO “off-site”. Il tuo profilo di backlink riflette la forza complessiva dei link che rimandano al tuo sito. Se quei link provengono da fonti affidabili, non ci saranno problemi. Altrimenti, dovrai rimuovere i link di bassa qualità.

Per aiutarti ad identificare i link di bassa qualità, prova servizi come Majestic, Moz e Semrush per controllare la qualità e i volumi di traffico di ogni dominio. I link spam dovrebbero essere rimossi non appena vengono identificati. Dovresti anche aggiornare l’elenco dei link non riconosciuti del tuo sito web.

13. Controlla le lacune nei contenuti

Eseguire un audit SEO non significa solo correggere ed ottimizzare le pagine esistenti, ma anche l’identificazione di nuove opportunità. Una di queste è quella di focalizzarsi su parole chiave che offrono un posizionamento agevole e che risultano pertinenti per il tuo pubblico. Lo strumento Semrush ti consente di filtrare le parole chiave organiche in base alla posizione e di fare un riferimento incrociato a queste parole chiave popolari con le tue pagine esistenti.

14. Analizza metadati, descrizioni e tag

Spesso trascurati, i metadati, le descrizioni e i tag alimentano l’ottimizzazione del tuo motore di ricerca. Le meta-descrizioni devono essere uniche e anche i tag del titolo devono essere ottimizzati in sintonia con una strategia per le parole chiave. I tag devono essere brevi ma informativi; se sono troppo lunghi, verranno tagliati nei risultati di ricerca. Fortunatamente, questi piccoli problemi sono facili da risolvere. Scoprirai anche che i creatori di siti web, come Wix, analizzano il tuo sito ed evidenziano le pagine con metadati mancanti.

15. Esamina la tua strategia per le parole chiave

Sulla base del lavoro svolto incrociando le parole chiave più diffuse, puoi iniziare a creare una strategia per le parole chiave. Se la ricerca per parole chiave serve ad individuare quelle più rilevanti per il tuo pubblico, la tua strategia ti guida su quali focalizzarti per prime, identificando quelle che offriranno il miglior ritorno sull’investimento. Assicurati di approfondire quelle parole chiave nelle posizioni 2–15, quindi filtrale in base alla difficoltà di classificazione.

16. Analizza la concorrenza

Il passaggio finale del tuo audit SEO prevede un’analisi della concorrenza. Cosa funziona meglio per loro, per quali parole chiave si classificano, qual è la loro strategia di backlinking e quali pagine hanno le prestazioni migliori?

Finché hai un URL, puoi eseguire la stessa analisi sul sito web di un concorrente come sul tuo. Confrontare le loro informazioni con le tue può aiutarti a stabilire un’analisi SWOT (punti di forza, debolezze, opportunità, minacce) e a guidare ulteriormente la tua strategia per le parole chiave.

 


Yuqo quotesI passaggi critici di un audit SEO includono l’uso di strumenti SEO per identificare i problemi, l’analisi delle metriche dell’esperienza utente, la verifica della reattività mobile, il controllo della certificazione SSL, l’analisi dei link e delle mappe del sito, la revisione delle informazioni aziendali e la creazione di una strategia solida per parole chiave e backlink. Questo include anche l’analisi della concorrenza per ottimizzare ulteriormente le prestazioni.


 

Trova e risolvi i potenziali problemi con un audit SEO

A prima vista, un audit SEO è un processo lungo e, in alcuni casi, costoso. Tuttavia, i vantaggi per la tua attività, indipendentemente dalle dimensioni, sono significativi. Anche un incremento di una o due posizioni nella classifica delle pagine può influenzare notevolmente i tassi di clic e, di conseguenza, aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi aziendali.

Fortunatamente, le tue migliorie dovranno essere riviste solo in caso di modifiche sostanziali al tuo sito web. Tuttavia, se hai difficoltà con i passaggi descritti sopra, non esitare a contattare gli esperti. Le metriche SEO si evolvono costantemente e l’algoritmo di Google diventa più sofisticato con ogni aggiornamento.